Menu fisso a S. Valentino?

Menu fisso a S. Valentino?

Ciao da Luca,

oggi voglio raccontarti il mio punto di vista sui menu fissi e spiegarti i motivi principali per i quali nei ristoranti c’è l’abitudine dei menù fissi nelle occasioni particolari.

Facciamo un piccolo gioco di ruolo.

Immagina di essere un ristoratore che si appresti ad aprire il ristorante per il Natale.

Le prenotazioni arrivano, a tantissime persone piace andare a mangiare fuori in queste occasioni.

I ristoranti si riempiono.

Nella maggior parte dei casi parliamo di grosse tavolate o, comunque, di tavoli di almeno 6-8 persone.
Per cui ti trovi ad avere il ristorante pieno di grosse tavolate.

Domanda sciocca: secondo te è più facile gestire un menu à la carte o un menù fisso?

La risposta è scontata.

Preparare e servire l’intera carta sarebbe enormemente più complicato che servire un menu pre-concordato. I motivi sono due.

1) La spesa: per avere tutta la carta a disposizione dovrai aver fatto la spesa necessaria per tutta la carta e dovrai aver fatto le preparazioni preliminari per tutta la carta. Esempio: se in carta hai la pasta alla genovese, dovrai aver preventivamente preparato la genovese.

2) La contemporaneità: se ad esempio un tavolo da 8 persone ordina 8 primi diversi e 8 secondi diversi, la cucina si troverà a dover preparare 8 primi diversi da dover servire CONTEMPORANEAMENTE e 8 secondi diversi da dover servire CONTEMPORANEAMENTE.

Quindi è ovvio: servire il menu à la carte per tavoli grandi è ben più difficoltoso sia in fase di preparazione che in fase di servizio.

Chiariamo bene un punto: nella routine, durante i giorni di grande affluenza, ci troviamo abitualmente a gestire l’intera carta con il ristorante pieno. Ma la distribuzione dei tavoli è di gran lunga diversa: tanti tavoli da due persone e da quattro persone, alcuni da 6, pochi tavoli grandi.

Nelle festività, invece, i tavoli grandi sono la regola ed i tavoli da due persone praticamente non esistono.

Nelle festività si presenta una difficoltà oggettiva: la CONTEMPORANEITA’ della preparazione per tanti tavoli numerosi.

Quindi, in definitiva, è chiaro che in queste occasioni speciali noi ristoratori preferiamo lavorare con un menu fisso, in verità anche per poter dare un servizio migliore, più veloce.

Ora cambiamo personaggio, e guardiamo la questione dal punto di vista del cliente.

Quando per Natale o per Pasqua scegliamo di andare a pranzo al ristorante, secondo me il menù fisso ce lo aspettiamo, quasi lo pretendiamo. Io ritengo che i motivi siano due anche in questo caso:

1) Durante le feste le persone, spesso, amano le proprie tradizioni: a Natale vogliono la minestra maritata, a Pasqua il casatiello etc. Piatti che normalmente non trovi nella carta di un ristorante.

2) Quando festeggi a casa, il menu è, di fatto, un menu fisso. Se a Pasqua vai da tua zia ti aspetti che abbia cucinato uno, o al massimo due primi. Magari 3 o 4 contorni, ma fondamentalmente non è che ti aspetti di SCEGLIERE ciò che mangerai tra un ventaglio di 20-30 portate.

Quindi, a mio personale modo di vedere, il menu fisso in determinate occasioni ci sta. Fa festa, fa tradizione, fa convivialità.

Ora, però, quello che io continuo a domandarmi ormai da due anni è quale sia il motivo di proporre un menu fisso al ristorante il giorno di San Valentino.

A differenza di Natale, o Pasqua, o Capodanno, qui non si parla di grosse tavolate.

Sono tutti tavoli da due persone.

Se devo pensare di andare in difficoltà con la cucina per preparare due primi diversi o due secondi diversi contemporaneamente è meglio che cambi mestiere.

Ovviamente dal mio punto di vista, quello del ristoratore, è chiaro che proporti un menu fisso a San Valentino mi farebbe comunque comodo.

Come ho chiarito in precedenza, gestire un menu fisso è sempre e comunque molto più semplice che gestire l’intera carta.

Ma qual è il valore per te, ovvero per il cliente? Boh.

Tradizione? Non direi, anzi: secondo me fa molto più cenetta romantica avere un menu normale. Perché la prima volta che avrai portato a cena la tua ragazza molto probabilmente sarà stato un giorno normale, non certo una festività dove i ristoranti proponevano menù fisso.

Convivialità? Neanche, almeno dal mio punto di vista: quando vado a cena fuori con mia moglie, scegliamo di proposito tantissime portate diverse in modo che l’una possa assaggiare dall’altro. Anzi, il nostro divertimento è scegliere piatti diversi e dividerceli a metà, per poi fare una sorta di “classifica finale” mettendo in cima quelli che abbiamo gradito di più.

Quindi non so.

Spiegamelo tu il motivo per il quale dovrei proporti un menu fisso a San Valentino.

Oltre quello di voler massimizzare il profitto minimizzando le spese e le difficoltà, io non ne vedo altri.

Per cui da Meatin il menu di San Valentino non lo trovi.

Anzi, piuttosto che proporre il menu fisso abbiamo addirittura aggiunto altri 3 piatti per l’occasione. Tutta la nostra carta più altre 3 portate (Prenota qui).

In questo modo, secondo me, possiamo dare a tutti la possibilità di scegliere davvero: tutta la nostra carta con in più dei piatti speciali per un’occasione speciale.

Tu che ne pensi?

A presto
(c) Luca
Meatin
Via Timavo, 27 – Napoli

4 Comments

  • Luigi

    Premesso che trovo molto gradevole la possibilità che ci date di poter interagire con tutto lo staff.
    Per quanto riguarda il dilemma se menù fisso o no, penso che, per mediare le posizioni, una buona soluzione potrebbe essere quella di lasciare il menù libero, limitando la scelta su due/tre portate scelte non solo tra le solite in carta, ma integrate con piatti “specifici ” per all’occasione.
    Complimenti e buon lavoro

    3 Febbraio 2017 at 14:18
  • gaetano galante

    caro Luca,
    mi piacciono molto i tuoi colluqui coi clienti, continua così!
    a presto.

    3 Febbraio 2017 at 17:18

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